sabato 30 aprile 2016

Top Aprile 2016

Questo mese ho finalmente potuto vedere il film d'animazione Sarusuberi: Miss Hokusai.
Ambientato nel 1814, narra le vicende vissute da O-Ei, figlia del grande maestro Hokusai.
O-Ei, propensa a diventare un'artista, abita con suo padre in un laboratorio di pittura dove l'uomo trascorre tutto il suo tempo trascurando il resto.
O-Ei però, riesce a dedicarsi anche al mondo che la circonda, ai sentimenti, alla famiglia e soprattutto alla sua sorellina non vedente che viene completamente trascurata dal padre. Il maestro Hokusai infatti, sembra avere serie difficoltà e timori nel rapportarsi alla disabilità di sua figlia minore.
In un mondo in cui si alternano la quotidianità umana e un'arte che sembra superare i limiti terreni, si avvicendano anche piccoli deliranti casi misteriosi di cui il maestro Okusai e O-Ei si occuperanno.

Il film è davvero bello.. disegni, animazione, personaggi splendidi.
Da un lato possiamo trovare l'arte, la profonda dedizione di Hokusai e la concezione di quel periodo; dall'altro i difficili rapporti umani che negli anni restano invariati con i loro approcci e le loro incomprensioni.
L'unica cosa che mi ha lasciata un po' perplessa sono le brevi vicende sovrannaturali di cui Hokusai e sua figlia si occupano; purtroppo sono narrate a saltelli come piccole parentesi che appaiono estranee allo scorrere del film. Tale scelta penso sia dovuta al fatto che la pellicola è ispirata ad un manga composto da brevi racconti autoconclusivi che il regista ha cercato di inserire nel miglior modo possibile nella versione animata.
Questa però è solo una mia personale considerazione.. in linea generale è un film che consiglio sicuramente.
*



Sono riuscita a vedere un film giapponese del 2015 portato anche in Italia: Le ricette della signora Toku.
Sentaro, a causa di un debito, è costretto a gestire un piccolo negozio di dorayaki.
Una mattina si presenta in negozio un'anziana signora di nome Toku che desidera moltissimo poter lavorare per lui.
Sentaro nota subito che la signora ha delle deformità alle mani e che non potrebbe fornirgli l'aiuto necessario così la manda via. In seguito, la signora Toku, torna da lui per fargli assaggiare la sua marmellata di fagioli rossi (ripieno usato per i dorayaki) e Sentaro rivaluta quello che è il suo lavoro convincendosi ad assumerla.
Colpito profondamente dalla cura che la donna ha verso ogni piccolo gesto e ogni piccolo istante, decide continuare a tenerla con sè anche quando i clienti decidono di smettere di frequentare il suo negozio perchè si sparge la voce che Toku aveva avuto la lebbra e la diffusione del pregiudizio diventa inarrestabile.

Questo film è davvero molto delicato e toccante.
Sentaro è costretto a lavorare per la vita in un posto che non ama minimamente mentre Toku, fin da ragazza, è stata costretta a vivere rinchiusa in un sanatorio senza mai avere la libertà che desiderava. Nonostante le loro vite appaiano entrambe insoddisfacenti, Sentaro ha deciso di vivere passivamente nella rassegnazione, mentre Toku ha sempre cercato di trovare bellezza e positività in ogni piccolo elemento che la circonda. Più che insegnare una ricetta piena di sentimenti, Toku ha insegnato a Sentaro come provare dedizione ed amore per quello che la vita aveva potuto offrigli.
Se vi volete commuovere è certamente il film perfetto!
*





Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

mercoledì 20 aprile 2016

..a qualcuno piace caldo!

Sopravvivo tra bronchite e commissioni.. fra non molto sarò finalmente libera e potrò tornare a postare decentemente! Ce la farò!!!!

Nel mentre ho fatto un fugace salto a Bari e quindi MANGA!!!
Però non ho tempo di leggerli e sistemarli perciò a breve non riuscirò più ad entrare fisicamente nella mia camera! ^^
Fa capolino un morbidoso sederino!

Ho fatto una capatina al Disney Store e ho preso una t-shirt..
..e delle penne gel colorate.
Con la spesa che avevo fatto potevo avere una piccola borraccia a 3 euro.. non sarebbero stati quelli a decretare la mia fine e così l'ho presa.




Nel mentre ho ricevuto il mio regalo per il white day dalla mia corrispondente giapponese:
un busto di cioccolato che rappresenta Goku (realizzato per celebrare Dragonball Super)... xD
Purtroppo la confezione è stata schiacciata durante il viaggio e Goku ha anche una "frattura" sul collo ma questo non mi impietosirà nemmeno un po' perchè ho intenzione di mangiarlo!!!!

Nel pacchetto c'erano anche una shopper gattosa, KitKat al tè verde e innovativi KitKat da cuocere in forno e mangiare caldi.. oibò!
L'esperimento è riuscito e il gusto era vaniglioso, zuccheroso, vaniglioso, zuccheroso, zuccheroso..
Di certo si ispira ad un qualche dolce particolare ma non ho ben compreso quale sia!

sabato 9 aprile 2016

Moon.. in the van..

Essendo ancora nel pieno dei miei impegni "lavorettosi" (???), non riesco ad aggiornare il blog come si deve.. ;_;
Intanto però posso parlarvi di un paio di film visti di recente:

Moonwalkers
1969. Il governo americano è in attesa dell'atterraggio dell'Apollo 11 sulla Luna ma, nel dubbio che il progetto possa non andare a buon fine e che i russi possano ridere e approfittare del potenziale fallimento, manda un ex agente della CIA a Londra per convincere il regista Kubrik a girare, in gran segreto, un falso allunaggio da utilizzare in caso di insuccesso.
L'agente della CIA incappa in uno squattrinato manager che finge di essere il diretto responsabile dei lavori di Kubrik causando così un mare di problemi (veri e propri casini).

La trama del film mi è apparsa subito molto interessante e divertente ma la visione non è stata propriamente soddisfacente come speravo.
Alcune gag iniziali sono carine ma il resto della pellicola viene influenzato dalla presenza di alcol e stupefacenti che sperano di fornire una ulteriore comicità molto malriuscita.
Personalmente mi è sembrato che il regista non avesse idee simpatiche per portare avanti la storia e abbia ripiegato su sostanze capaci di stordire per poter trovare altre scappatoie comiche. 
Tutto sommato è un film carino con una buona idea di partenza ma purtroppo non è sviluppato bene.
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The Lady in the Van
Alan Bennet è uno sceneggiatore da poco trasferitosi in un curioso quartiere dove vive un'anziana e intrattabile donna senzatetto di nome Mary Shepherd.
Mary vive nel suo van che sposta da un parcheggio all'altro ma, quando le viene negata la possibilità di parcheggiare il suo mezzo, Alan la accoglie nel suo vialetto instaurando con lei un rapporto di convivenza tanto formale quanto affettuoso per 15 lunghi anni.

La pellicola si basa su una storia realmente accaduta negli anni '70.
Il personaggio di Alan Bennet è curiosamente sdoppiato e mostra il lato razionale e dedito alla scrittura che preferisce osservare il mondo da lontano, e il lato impulsivo che agisce  di cuore senza pensare.
Questa particolare scelta penso sia mirata a mostrare i due volti di una società che osserva ma finge di non vedere chi ha bisogno di aiuto, e chi si prodiga in gesti caritatevoli verso il prossimo.
La benevolenza e la tolleranza di Alan vanno ben oltre l'immaginabile e la signora Mary, nel suo essere così altezzosa e fragile, riesce a conquistare chiunque.
Ho molto apprezzato questo film.. semplice, delicato, curioso.
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Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''
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